Parità di genere: esame superato!

Di Roberto Pasqualini, Vicepresidente Side Soft - pubblicato il 09/07/2025

Parità di genere: esame superato!

Di Roberto Pasqualini, Vicepresidente Side Soft - pubblicato il 09/07/2025

Di Roberto Pasqualini, Vicepresidente Side Soft
pubblicato il 09/07/2025

Motivazione e perseveranza. Sono doti fondamentali se entrano in gioco quando si gestisce l'avanzamento di un progetto immateriale, come la parità di genere, che non produce e non vende, ma promuove un nuovo modello di relazione.

Un tema rispetto al quale l’Italia è in grave ritardo: secondo il Global Gender Gap, il report annuale pubblicato dal World Economic Forum, su 148 Paesi l’Italia è al 117 posto in tema di parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro.

Quando la posta in gioco riguarda l'affermazione di nuovi diritti e il superamento di certezze radicate e rituali consolidati, la sfida si fa ardua, sottile, culturale.

Anche quando, come nel nostro caso, la promozione delle pari opportunità e dell'equità professionale ed economica è da sempre una priorità, nella ricerca continua di una condizione di benessere estesa a tutte le nostre collaboratrici e collaboratori.

Sicché c'era un certo timore, tra di noi del Comitato Parità di Genere, quando i tecnici accertatori alcuni giorni fa hanno condotto il primo audit annuale per la verifica della certificazione della parità di genere, a un anno esatto dal rilascio.

Il percorso della UNI-Pdr 125:2022 impegna infatti le aziende a raccontare al mondo la propria cultura e i propri valori, a praticarli e a diffonderli in azienda e nella società e, soprattutto, a mantenerli e a migliorarli continuamente.

Avevamo dalla nostra un certo allenamento, proprio perché la certificazione aveva riconosciuto la presenza in azienda di un'etica improntata sull'equità e sulle pari opportunità, che da sempre ci appartiene.

Ma già un anno fa avevo detto che l'ottenimento della certificazione era soltanto un punto di partenza e che avremmo dovuto incrementare gli obiettivi.

Siamo andati avanti nel nostro percorso e ci siamo riusciti: i certificatori ci hanno lasciato interessanti spunti di crescita ma non hanno rilevato situazioni di non conformità.

Siamo particolarmente orgogliosi di questo primo risultato a cui abbiamo voluto dare un volto, con la creazione di un nostro logo dedicato alla parità di genere, che utilizzeremo ogniqualvolta parleremo di equità, diversità e inclusione.