Archeologia dell'informatica
Di Luca Michelini - pubblicato il 22/04/2022
Archeologia dell'informatica
Di Luca Michelini - pubblicato il 22/04/2022
Di Luca Michelini
pubblicato il 22/04/2022
È quasi un'abilità da archeologi informatici quella che le nuove leve di Side Soft devono mettere in campo nelle attività relative a software sviluppati ben prima che loro nascessero.
È quasi un'abilità da archeologi informatici quella che le nuove leve di Side Soft devono mettere in campo nelle attività relative a software sviluppati ben prima che loro nascessero, ma che sono ancora ampiamente utilizzati in settori strategici, dalle banche alla pubblica amministrazione.
“Stiamo partecipando a un progetto che si occupa di dismettere il software obsoleto e abbiamo a che fare con programmi che hanno molti più anni di me” conferma Luca, 25 anni, programmatore junior in ambiente Mainframe “alcuni di questi software non sono più utilizzati e stiamo lavorando per alleggerire il carico del Mainframe: nella fase di analisi del progetto abbiamo utilizzato logiche che non mi aspettavo di incontrare”.
Il modo di programmare è cambiato molto negli anni, dalle istruzioni agli stili.
“Molti programmi oggi sono commentati per orientarne l’uso, mentre spesso quelli vecchi non sono parlanti e risultano di difficile comprensione: da questo punto di vista, il lavoro di analisi che abbiamo realizzato nell’ambito del progetto non è stato banale”.
E poi c’è il tema dell’efficienza della programmazione, spesso trascurato agli albori del Mainframe.
“Parliamo di un mondo con programmi risalenti agli anni ’70 e ’80" continua Luca "all’epoca gli sviluppatori conoscevano la sintassi del linguaggio, ma l'aspetto dell'efficienza non era preso in considerazione come lo è oggi”.
